Alla fiera di Rimini, da martedì 7 a venerdì 10 novembre torna SAL.VE, il Salone del Veicolo per l´Ecologia, organizzato in partnership con ANFIA. L’appuntamento si svolgerà in concomitanza con ECOMONDO e tutti i saloni organizzati nelle medesime date da Italian Exhibition Group dedicati alla green e circular economy. In questo contesto, SAL.VE rappresenta una delle principali manifestazioni europee indirizzate ad un settore industriale strategico nel ciclo dei rifiuti.
L’expo di SAL.VE, nei padiglioni interamente occupati dalle fiere sull’ambiente, sarà nel settore A7-C7, all’ingresso Ovest del quartiere, in coabitazione con i produttori di telai e i componentisti dello stesso comparto, anello complementare nella filiera dei veicoli per servizi ecologici.
Partecipano a SAL.VE le principali aziende del comparto, i top player nella produzione di compattatori, spazzatrici e attrezzature per aspirazione e pulizia idrodinamica. In mostra l’intera gamma dei veicoli industriali e speciali per la raccolta di rifiuti solidi e liquidi, con le ultime novità tecnologiche, in un´area espositiva di 6.000 metri quadri.
Hanno confermato la loro adesione A.M.S., Aebi Schmidt, Cappellotto, Dulevo international, F.lli Mazzocchia, Farid Industrie, Giletta, Isal, Moro Kaiser, Nord Engineering, Officine Pilla, Ravo, Rossi Oleodinamica, Tenax International.
“Stiamo vivendo un periodo sicuramente positivo”, afferma Corrado Mazzarello, Presidente della Sezione Veicoli per Servizi Ecologici di ANFIA. Guardando ai dati degli ultimi due anni, i veicoli circolanti registrano, infatti, una crescita del 6% e, sulla base delle rilevazioni fatte fino a oggi nell’anno in corso, quanto alle nuove immatricolazioni, si prospetta una chiusura del 2017 ancora migliore rispetto ai due anni precedenti. Eppure – precisa Mazzarello – sono tali le variabili di questo speciale mercato che non mancano i problemi, che spesso si trascinano da anni”.
E’ il Ministero dell’Ambiente ad emanare la maggior parte delle regole a cui il comparto è soggetto, ovvero i parametri per lo svolgimento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si tratta di parametri giustamente piuttosto rigidi, che impattano sui costi che le aziende appaltatrici devono sostenere per adeguare di conseguenza le dotazioni tecniche richieste ai mezzi. Non sempre gli incentivi governativi sono presenti o sono adatti allo scopo di sostenere le aziende nel far fronte a queste spese; in alcuni casi, poi, sono le stesse aziende pubbliche ad essere in difficoltà nel produrre investimenti adeguati.
Ne consegue che il parco mezzi di molte società che svolgono il servizio di raccolta rifiuti non viene da lungo tempo rinnovato, fino ai casi limite di veicoli con oltre 15 anni di età, contro una media UE di 7, al massimo 8 anni. Nell’ottica della promozione di una mobilità sempre più sostenibile, dal momento che spazzatrici e compattatori circolano nei centri storici dei comuni e nei centri abitati, dove la concentrazione delle polveri è maggiore, sarebbe quindi utile supportare in qualche modo le aziende della raccolta rifiuti nella sostituzione dei mezzi più datati.
“Il confronto con l’UE, d’altra parte, è d’obbligo – prosegue Mazzarello – in quanto negli ultimi anni SAL.VE si è configurato come un salone sempre più internazionale, punto di riferimento per i Paesi del Mediterraneo. Anche quest’anno sono coinvolti oltre 400 buyers da vari Paesi, con cui gli espositori potranno interagire attraverso un’apposita piattaforma online di match meeting. Questo ne fa una piattaforma fieristica specializzata in grado di presentare al meglio, anche attraverso interessanti sinergie, le principali novità di prodotto del comparto, in linea con le ultime innovazioni tecnologiche che garantiscono la nostra competitività sui mercati internazionali.
Ci auguriamo che durante quest’edizione di SAL.VE – conclude il Presidente – negli stand come nei numerosi incontri pubblici previsti, vi sia modo di discutere non solo degli aspetti positivi. ma anche dei problemi ancora da risolvere, tra cui, per le PMI del comparto, specialmente quelle che si aggiudicano le gare dei comuni più piccoli, quelli legati alle difficoltà di accesso al credito, in modo da trovare gli interlocutori giusti che possano mettervi concretamente mano ed elaborare strategie comuni di miglioramento”.
La Sezione Veicoli per Servizi Ecologici di ANFIA è formata da 16 aziende, che rappresentano circa il 75% del panorama italiano, costituito per il 90% da PMI con meno di 250 dipendenti. Il settore ha un fatturato di circa 450 milioni di Euro l’anno per un totale di oltre 1.500 dipendenti diretti (dati parziali che escludono l’indotto).
Insieme a SAL.VE., sempre dal 7 al 10 novembre, la fiera di Rimini ospiterà ECOMONDO, la grande fiera europea dedicata alla green economy, KEY ENERGY Salone sull’Energia e la Mobilità Sostenibile in Italia, Key Efficiency dedicato alle tecnologie, ai sistemi e alle soluzioni per un uso intelligente delle risorse.
Al fianco di KEY Wind, la sezione dedicata all’energia eolica organizzata con il supporto di ANEV Associazione Nazionale Energia del Vento, spazio da quest’anno a KEY Solar, il nuovo settore espositivo dedicato al fotovoltaico e KEY Storage, dedicato all’immagazzinamento dell’energia da fonti rinnovabili.
Inoltre, H2R – Mobilità e trasporto sostenibili con Mobilità, il nuovo progetto inserito all’interno de La Città Sostenibile, mette a sistema tutte le componenti relative alla mobilità sostenibile. Infine Condominio Eco, per scoprire Homo Condòmini Tour 2018, sette container rigenerati e allestiti con Smart Technology and Building Solutions che dal 22 marzo 2018 attraverseranno l’Italia per consentire a tutti di toccare con mano l’evoluzione di materiali e tecnologie già disponibili. Si rinnova, inoltre, il consueto appuntamento con la sesta edizione degli Stati Generali della Green Economy (7-8 novembre) – promossi dal Consiglio nazionale della Green Economy, a cui partecipano 66 organizzazioni d’impresa e i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico – con l’obiettivo di implementare una piattaforma per lo sviluppo di una green economy in Italia attraverso l’analisi dei potenziali positivi, degli ostacoli, nonché delle politiche e delle misure necessarie per migliorare la qualità ecologica dei settori strategici.