Secondo uno studio della Commissione europea (gennaio 2012), una piena attuazione della legislazione unionale sui rifiuti consentirebbe di risparmiare 72 miliardi di euro l’anno, incrementando di 42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore che gestisce i rifiuti e del settore del riciclaggio, creando oltre 400 000 posti di lavoro entro il 2020. Il settore della gestione dei rifiuti e del riciclaggio nell’UE è molto dinamico ma offre ancora opportunità economiche con un forte potenziale di espansione. Nel 2008 il suo fatturato di 145 miliardi di euro costituiva circa l’1% del PIL unionale e rappresentava 2 milioni di posti di lavoro.
Il rispetto della politica unionale contribuirebbe a creare un settore forte di 2,4 milioni di posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di 187 miliardi di euro.
Ma sono le operazioni illecite che vanificano le opportunità di crescita economica. Operazioni che vanno combattute attraverso ispezioni nazionali più decise e con una migliore conoscenza della gestione dei rifiuti. Troppo spesso, sostiene la Commissione in un comunicato – i prezzi non rispecchiano il costo reale dello smaltimento. Molti Stati membri non dispongono di infrastrutture adeguate per la raccolta differenziata, il riciclaggio e il recupero.