Il GSE, Gestore dei Servizi energetici, e il CIB, Consorzio Italiano Biogas, hanno sottoscritto oggi un protocollo di intesa che, fa sottolinea il Consorzio Biogas in una nota, consolida il rapporto di collaborazione esistente da tempo tra i due enti e che ha contribuito alla rilevante crescita del settore del biogas agricolo negli ultimi 5 anni. L’Italia, con oltre 1200 impianti e una potenza installata di circa mille MWh, è infatti il secondo mercato europeo dopo la Germania.
L’intesa, che ha validità fino a dicembre 2016, tende alla realizzazione congiunta di attività mirate a sostenere lo sviluppo della filiera italiana del biogas e del biometano in ambito agricolo, anche in considerazione dello standard di certificazione di qualità e sostenibilità messo a punto dal Cib.
«Il biogas – sostiene Piero Gattoni, presidente del Cib – rappresenta una realtà primaria per il nostro Paese alla luce dello sviluppo già maturato, ma anche di quello potenziale connesso al settore del biometano. Bisogna poi sottolineare il potenziale recupero di efficienza derivante dallo sfruttamento del calore prodotto dagli impianti di produzione di elettricità da biogas».
«L’accordo – ha dichiarato Nando Pasquali, presidente e amministratore delegato del GSE – prevede anche l’attivazione di un tavolo tecnico permanente di consultazione, al fine di promuovere anche all’estero lo sviluppo delle tecnologie italiane legate al biogas. Inoltre, il GSE consentirà l’accesso al portale Corrente per rendere disponibili bandi di gara internazionali e analisi di mercati esteri».
L’accordo con il Cib ha preceduto un’altra intesa (Rinnovabili nel settore agricolo, accordo Gse – Ministero Politiche Agricole) sottoscritta dal Gse con il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, Mipaaf, alla presenza del sottosegretario Giuseppe Castiglione e di associazioni di settore interessate, tra cui lo stesso Cib, in materia di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore agricolo.
