E’ uscito in libreria con 21lettere La clavicola di San Francesco di Daniele Nadir, a quindici anni dal suo primo romanzo Lo stagno di Fuoco (Sperling & Kupfer).
Intrecciando avventura e ricerca storica, il romanzo esalta l’importanza di un tema centrale nella nostra cultura e società contemporanee: la relazione tra uomo e natura, e in particolare la convivenza pacifica e non violenta tra il genere umano e il resto del regno animale.
Sebastiano, frate francescano, scompare nel terremoto di Assisi del 1997. Vent’anni dopo, le sue tracce guideranno i due protagonisti, Fabio e Giulia, a una reliquia segreta di San Francesco e alla scoperta di un Nuovo Paradiso sulla terra. Ma la sopravvivenza dell’uomo sarà garantita?
In questo libro, antichi testi e tematiche religiose, come il Giardino dell’Eden, vengono reinterpretati e riconsiderati in chiave moderna e attuale; il Cantico delle Creature in particolare diventa così la chiave per esaltare la cooperazione tra uomo e natura e la cura dell’ambiente e dei diversi ecosistemi, non solo come atti di pietà umana e buon senso, bensì proprio come presupposti necessari alla sopravvivenza del genere umano.
La sensibilità ecologista del nostro tempo si intreccia a una vera indagine storica a caccia dell’utopia di San Francesco.
“La domanda non è come Pongo possa ridere, ma come noi abbaiare”