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Aree protette, lettera congiunta assoRinnovabili, Assoelettrica e Utilitalia

assoRinnovabili, Assoelettrica e Utilitalia hanno inviato una lettera congiunta al presidente e al vice presidente della 13^ Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato – Sen. Giuseppe Marinello e Sen. Massimo Caleo – per segnalare le criticità relative all’emendamento 9.200 (come modificato da alcuni subemendamenti) volto ad attribuire agli enti gestori di parchi un contributo economico per il ripristino degli equilibri naturali dell’area protetta, quando il territorio sia, in tutto o in parte, interessato dalla presenza di infrastrutture energetiche.


Il testo approvato prevede, tra gli altri, ed in sede di prima applicazione, anche contributi annuali a carico degli impianti di generazione da fonti rinnovabili, testualmente, “nella misura del 10% del canone demaniale” per gli impianti idroelettrici di potenza superiore a 100 kW, nella misura di “euro 6 per ogni kW di potenza elettrica installata” per gli impianti a biomassa oltre i 50 kW e nella misura di “euro 1 per ogni kW di potenza” per gli altri impianti di potenza superiore a 100 kW alimentati a fonti rinnovabili.
Assoelettrica, assoRinnovabili e Utilitalia ribadiscono “come la ratio di tali disposizioni, dal carattere meramente impositivo, sia inaccettabile ed irragionevole. Si tratta a nostro avviso di previsioni discriminatorie che colpiscono attività economiche specifiche – quella della produzione di energia da fonti rinnovabili – in maniera non giustificata e, soprattutto, retroattiva, con conseguenti effetti negativi sulla catena dei costi degli operatori (peraltro già ampiamente gravati dal pagamento di oneri e canoni) e sulla programmazione degli investimenti.”

Si tratta peraltro di un onere, prosegue la lettera, che potrebbe divenire ulteriormente gravoso in considerazione del fatto che la norma rimanda ad un successivo decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze per la determinazione dell’ammontare definitivo del contributo, l’articolazione dello stesso per classi di potenza, e per le modalità di versamento all’area protetta.
“Auspichiamo che nel corso dell’esame parlamentare, in primis nel corso dell’esame d’aula, le disposizioni in discussione possano essere riviste e corrette in modo da evitare pregiudizi alle attività di produzione da fonti rinnovabili, che rappresenta un asset strategico per il paese e genera indiscutibili benefici di carattere ambientale.
Da ultimo, preme evidenziare come le scriventi associazioni, pur essendo contrarie all’introduzione dell’emendamento in discussione, riconoscano l’importanza delle attività di recupero ambientale e della naturalità delle aree protette nazionali; a tal fine, auspicano che possa essere avviato un canale di discussione tra le amministrazioni centrali e locali coinvolte e le associazioni degli operatori, così da assicurare su queste tematiche una valutazione compiuta e partecipata, in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali e comunitari.”

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