Sono 171 gli espositori che partecipano ad Arte Fiera 2024, nel cinquantesimo della manifestazione. Si segnala il gradito ritorno di gallerie come Apalazzo Gallery, Laveronica, Lia Rumma, Lorenzelli Arte, Franco Noero, Ronchini, Sprovieri.
Confermata la location della scorsa edizione (i Padiglioni 25 e 26, tra i più eleganti del quartiere fieristico bolognese, tradizionalmente associati alla fiera) e le collaborazioni vincenti del 2023, a partire da quella fra il Direttore artistico Simone Menegoi ed Enea Righi, manager e collezionista di livello internazionale, come Direttore operativo.
“Un binomio che coniuga un taglio curatoriale ambizioso con una cura attenta di tutti gli aspetti organizzativi della fiera, dall’allestimento alla ristorazione, dall’accoglienza del grande pubblico al programma dedicato ai collezionisti.”
Si rinnova anche la preziosa partnership con ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con cui Arte Fiera ha aperto un tavolo di confronto permanente. Ugualmente confermato l’importante investimento nella comunicazione – curata, per la parte dell’immagine coordinata, dall’agenzia milanese LeftLoft – e nell’accoglienza dei collezionisti, sia italiani che stranieri.
Alla Main Section di Arte Fiera, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si affiancano tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli, che propone opere in edizione, spaziando dal libro d’artista al design d’autore.
Alla curatela di Pittura XXI è confermato Davide Ferri, critico e curatore indipendente, mentre Fotografia e immagini in movimento è affidata per il secondo anno a Giangavino Pazzola, curatore di Camera – Centro italiano per la fotografia (Torino). Novità invece per Multipli, che vede l’arrivo del critico e storico dell’arte Alberto Salvadori.
Accanto alle sezioni curate, ritorna Percorso: non una sezione vera e propria ma, come indica il titolo, un itinerario che collega un certo numero di stand della Main Section secondo un criterio tematico. Il tema di Percorso sarà un linguaggio trasversale e universale, che unisce artisti di generazioni e linguaggi differenti: il disegno.
Ducati Partner di Arte Fiera
Ducati riconosce da sempre l’amore per il bello come elemento essenziale della propria filosofia, che si traduce nella realizzazione di moto concepite come una combinazione magica di tecnologia e bellezza. Una filosofia che trova una sintonia spontanea con il mondo dell’arte e al tempo stesso promuove nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani.
Per queste ragioni sceglie come partner Arte Fiera, un appuntamento che nel corso dei suoi cinquant’anni di storia si è affermato come uno dei più attesi della scena artistica nazionale e internazionale. In particolare, la casa motociclistica di Borgo Panigale ha scelto di sostenere “Percorso”, il format trasversale che collega gli stand della fiera sulla base di un criterio tematico.
Prende infatti il via il Premio Officina Arte Ducati, destinato a un’opera esposta in “Percorso”. Nel 2024 il tema del format è un medium universale, che unisce artisti di generazioni diverse: il disegno. La giuria sceglierà un’opera realizzata con questo medium sulla base di criteri legati all’identità del brand: velocità, ricerca progettuale, innovazione.
Durante Arte Fiera inoltre, i visitatori potranno ammirare un’opera d’arte targata Ducati: si tratta della scultura in marmo Acquabianca Fortitudo Mea in Levitate, ispirata ai canoni estetici della casa di Borgo Panigale e capace di trasferire in un materiale pregiato come il marmo bianco di Carrara l’equilibrio tra peso e leggerezza delle forme.
Arte Fiera compie 50 anni
È un traguardo che nessun’altra fiera d’arte italiana ha ancora tagliato, superato da solo altre due fiere in Europa. Correva infatti il 1974 quando BolognaFiere decise di presentare, all’interno di quella che allora si chiamava ancora Fiera Campionaria, una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea. Fu un’intuizione felice, salutata da un successo immediato. Nella prima edizione, le gallerie erano appena dieci; l’anno successivo, erano già diventate 200.
Da un lato, la fiera celebrerà le sue origini, rivisitando nel Public Program protagonisti ed eventi legati alle sue primissime edizioni e, più in generale, al clima culturale di Bologna negli anni Settanta, un periodo in cui la città emiliana era all’avanguardia tanto nell’arte visiva quanto nell’architettura e nel design. Dall’altro, oltre a presentare il meglio dell’arte italiana moderna e attuale, Arte Fiera cercherà di indicare nuove direzioni, tornando ad aprirsi alle gallerie straniere, dando spazio alle ultime novità della performance, chiedendo agli artisti del presente di creare opere inedite.