Da gennaio 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione (non residenziali di superficie superiore a 500 metri quadri, residenziali con almeno 10 unità abitative oppure già esistenti ma interessati da un massiccio intervento di ristrutturazione) dovrebbero essere dotati della predisposizione di un allaccio di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.
Secondo un’indagine del Sole24Ore solo quattro comuni si sarebbero adeguati: Milano, Torino, Bologna e Campobasso.
L’obbligo è previsto dall’articolo 4 del Testo unico dell’edilizia e deriva dal decreto legislativo 257/2016, che recepisce la direttiva Dafi per la realizzazione delle infrastrutture per i carburanti alternativi. In caso di mancato allineamento, il Testo unico prevede che le Regioni si sostituiscano ai Comuni e facciano decadere i titoli edilizi degli edifici non in regola.
Ora si tratta di attendere in attesa di chiarimenti.