A febbraio in flessione del 10,2% il mercato europeo dei 27 + Efta ( European Free Trade Association), con circa 100.000 vendite di autovetture in meno. Questo dopo il calo dell’8,5% di gennaio, confermando la tendenza al ribasso iniziata ad ottobre 2011. Secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association), nel mese sono state vendute 829.359 auto, portando la riduzione del 1° bimestre dell’anno al 9,3%, con una perdita netta di 180.000 unità, a 1.748.071 immatricolazioni.
La Gran Bretagna e’ l’unico paese ad aver visto salire le vendite (+7,9%), tutti gli altri principali mercati hanno registrato un calo che va dal 9,8% della Spagna, al -10,5% della Germania, al 12,1% della Francia, al 17,4% dell’Italia.
La maggior parte delle case automobilistiche presenti sul mercato europeo hanno visto le loro immatricolazioni scendere, ad eccezione della sudcoreana Hyundai (+2%) e delle giapponesi Mazda (+6,1%) e Honda (20,7%). Ma questi sono piccoli operatori in Europa, con una quota di mercato di circa l’1%. Per quanto riguarda il gruppo Fiat, il calo secondo i dati Acea è stato del 15,7% (Ue più paesi Efta) con 55.985 nuove auto. La quota mercato passa dal 7,2% di febbraio 2012 al 6,8% di febbraio scorso.
Il commento di Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere: “Il sistema Italia, non solo il comparto dell’auto, è in una crisi profonda. Ci si attende ormai un quadro politico capace di agire con incisività sul rilancio dei consumi e sulla revisione della pressione fiscale su famiglie e imprese. La capacità del mercato italiano dell’auto di contribuire al risultato europeo è veramente ridotta, e se l’Italia si trova davanti ad UK quale terzo paese in Europa, è solo per effetto della diversa stagionalità”.