22 maggio: è la giornata indetta dalle Nazioni Unite per celebrare la Biodiversità sul nostro Pianeta. Come ha sottolineato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, proprio l’Italia è “il Paese più ricco di biodiversità, un enorme patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che attraversa indistintamente la penisola dal nord al sud.”
“La biodiversità di interesse agricolo – ha proseguito il Ministro – l’agrobiodiversita’, che rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati in relazione a geni, specie e agro-ecosistemi, è un valore aggiunto del nostro Paese che va preservato e tutelato, per garantirne la sopravvivenza in un mondo in cui le specie vegetali e animali sono sempre più a rischio di estinzione”.
“Da anni l’Italia si è dotata di una legge proprio per tutelare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare che prevede l’istituzione degli itinerari della agrobiodiversità, la rete nazionale della agrobiodiversità, ma dobbiamo fare molto di più” – ha continuato il Ministro Centinaio. “Stiamo lavorando e investendo sul biologico e su politiche di sviluppo sostenibile: siamo il Paese con più biologico in assoluto, e vogliamo andare avanti su questa strada, forse una delle più efficaci per salvaguardare veramente questa nostra immensa ricchezza. Stiamo migliorando la parte legislativa relativa al bio e siamo pronti a impegnarci in questo senso anche a livello europeo, purché nulla ricada sulle spalle degli agricoltori, i veri custodi e garanti di queste preziose eccellenze. Dobbiamo andare avanti su questa direzione o lasceremo a chi viene dopo di noi un’Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri”. conclude il Ministro.
Federbio, la Federazione nazionale che dal 1992 tutela e rappresenta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, ha accolto con estrema positività le dichiarazioni del Ministro.
“Le dichiarazioni del Ministro Centinaio sulla necessità che il Paese punti sulla ‘rivoluzione biologica’, non solo per tutelare la biodiversità agricola e naturale ma anche per il futuro di tutta l’agricoltura e lo sviluppo economico dell’Italia, sono un punto di svolta e di chiarezza che non possiamo che accogliere con grande soddisfazione. L’intenzione di dare concretezza a questo obiettivo attraverso strumenti legislativi e investimenti in risorse pubbliche, per la Federazione significa anzitutto accelerare l’iter di approvazione al Senato del progetto di legge sull’agricoltura biologica. Questo consentirà di lavorare su un logo nazionale di prodotto bio, intervenire sulla revisione del PAN pesticidi e dare attuazione alle decisioni già prese lo scorso novembre dal Tavolo agricoltura biologica presieduto dal Sottosegretario Manzato. Rivedere il sistema delle deroghe, in particolare sulle sementi e per la zootecnia, ridare centralità a una corretta gestione agronomica delle rotazioni e proseguire in una riforma radicale del sistema di certificazione sono i dossier aperti da mesi su cui è necessario accelerare, in attesa di poter aprire il capitolo del biologico anche nel prossimo piano strategico nazionale per l’attuazione della PAC”, ha affermato Paolo Carnemolla, presidente FederBio.