«Mangiando una semplice porzione di pasta integrale si assimilano quantità di antiossidanti sei volte maggiori rispetto alla stessa quantità di frutta. Mais, frumento, riso, orzo e avena sono la principale fonte di carboidrati complessi, ma oltre all’amido essi forniscono vitamine, polifenoli, sali, fibra solubile e insolubile. La fibra insolubile è costituita principalmente da cellulosa, mentre quella solubile è variabile. Se proviene da orzo e avena, la fibra solubile è costituita da β-glucani, se proviene da frumento contiene arabinoxilani. La fibra solubile mantiene bassa la glicemia post-prandiale e costante la concentrazione di colesterolo. Insieme alla fibra ci sono poi i polifenoli che si distinguono in liberi o legati alla fibra. I ricercatori sono concordi nel ritenere che l’attività anti-ossidante dei polifenoli contribuisca a proteggere da molte malattie croniche, inclusi i tumori. Alcuni cereali, come l’avena, possiedono una speciale categoria di polifenoli, chiamate avenantramidi, che hanno spiccate proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie e anti-tumorali». La condizione per sviluppare queste benefiche proprietà è di consumare pasta, cereali o prodotti da essi derivati sotto forma integrale. La cottura non penalizza il loro elevato contenuto di anti-ossidanti, anzi lo libera maggiormente esaltandone la forza benefica. Lo ha affermato il professor Ninfali dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, raccontando, al convegno dello scorso 6 giugno al Parco della Biodiversità presso Expo 2015, come durante l’attività di ricerca sia emersa un’incredibile concentrazione di anti-ossidanti nella pasta e nei cereali .
Oggi: 25 Dicembre 2024