Dopo l’incontro dei Ministri con competenze in tema di Energia avvenuto nei giorni scorsi a Bruxelles per discutere il pacchetto di politiche della Commissione Europea per il 2030 in tema di energia e clima, Greenpeace ha ribadito la sua critica, avanzata già a gennaio.
La Commissione ha proposto un taglio del 40 per cento delle emissioni nazionali di CO2 e l’obiettivo, vincolante solo a livello europeo, di aumentare ad almeno il 27 per cento la quota di energia da fonti rinnovabili.
Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia: “Un target per la riduzione delle emissioni di CO2 senza obiettivi di sviluppo per rinnovabili ed efficienza energetica è come una bicicletta senza pedali: si muoverà ma non porterà molto lontano.
Dopo la sottoscrizione del protocollo di Kyoto, metà della riduzione di gas serra fin qui ottenuta è stata possibile grazie al contributo delle energie rinnovabili. Non è certo questo il momento in cui possiamo limitare il nostro impegno. I capi di governo dell’UE devono prendere impegni seri per la protezione del clima e la modernizzazione del sistema energetico”.
Un nuovo rapporto di Greenpeace dal titolo “Imprigionati nel passato” (“Locked in the past” in inglese) sostiene che le più grandi aziende energetiche europee sono in difficoltà a causa della loro riluttanza a mettere in discussione modelli di business vecchi, a fronte di profonde modifiche strutturali del mercato europeo. “I giganti dell’energia hanno prestato un’attenzione superficiale al cambiamento climatico, continuando ad investire nelle fonti fossili, e hanno trascurato le opportunità di guadagno nel settore in espansione delle energie rinnovabili. Ora queste aziende sono in difficoltà e i governi dovrebbero aiutarle ad indirizzarsi verso un percorso sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico”, ha aggiunto Iacoboni.
I leader europei discuteranno, al prossimo vertice del 20 e 21 Marzo, il pacchetto di politiche climatiche ed energetiche proposto dalla Commissione Europea. Greenpeace chiede ai governi dell’UE di approvare tre obiettivi vincolanti in tema di energia e clima, prima del vertice sul clima organizzato, per settembre 2014, dal Segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon. I tre obiettivi, da raggiungere entro il 2030, sono: ridurre le emissioni nazionali di CO2 di almeno il 55 per cento, aumentare al 45 per cento la quota di energia da fonti rinnovabili e migliorare del 40 per cento l’efficienza energetica.