Prima edizione che ha soddisfatto tutti quella del Corso di Guida Fleet Manager Responsabili, due giornate di consulenza ed esperienza teorico-pratiche dedicate ai decisori aziendali che si è svolto a San Luigi di Monteriggioni, Siena, il 22 e 23 maggio.
L’evento ha offerto l’opportunità di conoscere il rinomato “Metodo Ciuffi”, esplorando tematiche cruciali come il quadro giuridico, la responsabilità sociale e ambientale, la sicurezza e il welfare dei dipendenti. Da anni l’esperienza e le evidenze scientifiche certificano come la formazione sia fondamentale per mantenere aggiornate le capacità dei conducenti in termini di sicurezza stradale, nuove tecnologie e sostenibilità. Indicazioni confermate dai principali enti di riferimento del settore e dalla Commissione europea. Ma in assenza di espliciti obblighi formativi nazionali al momento, in Italia, sono solo le organizzazioni più illuminate e all’avanguardia che prendono l’iniziativa di informare, educare e formare i dipendenti, valorizzando la diffusione della cultura della guida sostenibile come aspetto di attenzione ai collaboratori, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale.
I partecipanti: Ricciardo Muradore, Fleet & Mobility Manager, R.S.P.P. – Beiersdorf Italia, Nicola D’Onofrio, Fleet Manager – Bomi Group, Alessandro Benoldi, Addetto servizio prevenzione e protezione – Cedacri Group, consigliere di AIAGA – Associazione Acquirenti e Gestori Flotte Aziendali, Luca Scafidi, Facility & Fleet Manager – Chanel Italia, Michele Ceccarelli, Fleet Manager – Madilo, Leonardo Artico, Responsabile industria e formazione – MOTUS-E, Piero Di Matteo – Ingegneria dei trasporti, Fleet Management e Pasquale Mongo – Responsabile veicoli operativi e Fleet Management – Poste Italiane, Francesco Bellitta, Business Development Manager e Giuliano Chiarini, Head of Sales Firenze – Ricoh Italia, Silvio Fornera, Fleet & Mobility Manager – Sammontana.
Il corso personalizzato su strada, già molto apprezzato da numerosi conducenti di flotte aziendali e, recentemente, anche dai giornalisti che lo hanno sperimentato, si basa sull’evoluto “Metodo Ciuffi”. Fiorentino, pilota professionista dal 1989 e istruttore di guida responsabile dal 1991, Paolo Ciuffi si distingue con il suo team per lo specifico approccio didattico che predilige l’’insegnamento sulle strade di tutti i giorni. L’attenzione al dettaglio e alla persona è palpabile, mescolando simpatia e aneddoti del mondo dello sport con un forte impegno nella formazione dei conducenti, focalizzandosi sugli aspetti cruciali che fanno la differenza nella guida quotidiana di ogni tipo di mezzo.
L’importanza di organizzare un corso per fleet manager risponde quindi dall’analisi di recenti studi, inclusi i risultati di Arval Mobility Observatory, che hanno evidenziato come, pur essendo il mezzo aziendale considerato uno strumento di lavoro, meno del 10% delle aziende con flotte riconosce il vantaggio competitivo nell’incrementare le competenze teorico-pratiche di guida dei propri dipendenti. E questo nonostante il notevole impatto che il miglioramento della sicurezza e dell’efficienza dello stile di guida ha sugli esiti economici, ecologici e sociali in termini di rispetto dei criteri ESG e di raggiungimento degli obiettivi SDGs dell’Agenda ONU 2030.
Durante il corso, i responsabili aziendali e istituzionali della gestione flotte, della mobilità e della sicurezza, hanno avuto la possibilità di valutare i concreti benefici che la proposta formativa D6 Drive Responsibly può avere su ogni settore dell’impresa
In breve, i vantaggi chiave del “metodo Ciuffi”
- Sicurezza migliorata: con nuove tecniche ed una mentalità innovativa si contribuisce a rendere l’ecosistema stradale più sicuro per sé e per gli altri.
- Miglioramento del benessere degli automobilisti: guidare con questo approccio riduce lo stress e migliora il benessere psicofisico con immediati e concreti effetti positivi sulla salute. Si annullano la tensione muscolare e l’affaticamento derivanti da uno stile di guida più aggressivo.
- Efficienza nei consumi: secondo i dati riportati, l’implementazione del Metodo D6 genera una diminuzione media dei consumi: fino al 35%. del carburante e fino al 55% dell’energia delle batterie.
- Minori costi di manutenzione: si riduce l’usura di importanti componenti del veicolo quali freni, trasmissione, motore. pneumatici con minori interventi di manutenzione, riduzione dei costi ed aumento del valore residuo dei mezzi.
- Riduzione dei costi assicurativi e di noleggio: diminuendo il rischio di incidenti, il Metodo D6 può contribuire a ridurre le spese assicurative e di noleggio.