E’ stato approvato il 21 settembre alla Camera dei Deputati il Testo unico del vino. La norma ora passa all’esame del Senato. In particolare il progetto di legge si concentra su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio.
Spazio all’innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza.
Tra le novità apportate dalla riforma è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico.
Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione.
I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (RUCI) a prescindere se siano o no imprese agricole.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricola Maurizio Martina – rendiamo il vino italiano sempre più forte e all’avanguardia in Europa. Il Testo unico è frutto di un lavoro parlamentare approfondito e condiviso, che dà alla filiera nuovi strumenti operativi. Avere in una sola norma di 90 articoli tutte le disposizioni, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti, rappresenta un risultato storico. Una tappa cruciale del percorso di innovazione e semplificazione burocratica che stiamo portando avanti. Voglio ringraziare per il loro impegno il Presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani, il Capogruppo Nicodemo Oliverio e il relatore Massimo Fiorio. Ora è importante chiudere rapidamente l’iter parlamentare e arrivare presto alla sua approvazione definitiva al Senato”.
“L’approvazione del Testo Unico del vino alla Camera – ha commentato il Vice Ministro Andrea Olivero – rappresenta uno straordinario lavoro collegiale che ha avuto il contributo di tutta la filiera e che mira alla riduzione della burocrazia e al miglioramento dell’iter dei controlli. La qualità italiana ne viene rafforzata e le nostre imprese potranno essere ancora più competitive sui mercati internazionali. Sono certo che il Senato saprà portare a compimento in tempi rapidi questo importante provvedimento per il settore”.