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La mobilità elettrica di e_mob 2020

Dal 9 all’11 novembre sul web è andato in scena la 4^ edizione di e_mob, l’eMobility Festival dedicato alla mobilità elettrica. La nuova formula digitale ha raccolto un’alta partecipazione, il dibattito è stato vivace e ricco di contenuti. 6mila gli accessi durante la tre giorni di diretta, numero destinato a salire con la possibilità di rivedere tutti gli incontri fino alla prossima edizione del 2021.

Un successo, come sottolineano Camillo Piazza, presidente di Class Onlus e Giancarlo Morandi, presidente Cobat, coordinatori di e_mob.
“L’ennesima procedura di infrazione europea contro l’Italia per lo sforamento dei limiti dell’inquinamento dell’aria ha ribadito la necessità di trovare soluzioni efficaci per tutelare la salute dei cittadini. Un obiettivo che ci ha spinto a confermare l’edizione di e_mob 2020 malgrado le difficoltà dovute alla crisi sanitaria in atto. A premiare la nostra scelta è soprattutto l’emergere dell’esigenza di avere un’alleanza tra istituzioni, aziende e associazioni del settore per costruire una strategia condivisa ed efficace nel rendere la mobilità elettrica una realtà concreta. Una visione che sosteniamo fin dalla prima edizione di e_mob e mai come quest’anno divenuta così concreta con la coesione di intenti dei rappresentanti delle diverse realtà. Un accordo che sfocerà nella consegna al Governo, come da loro richiesto e sollecitato, della Carta di e_mob2020 contenente tutte le soluzioni pratiche per agevolare la mobilità a zero emissioni nel 2021 emerse durante la tre giorni.

Il festival ha coinciso con un momento delicato per gli scenari della mobilità, come ha evidenziato anche il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha dichiarato: “Siamo nella transizione di una nuova era, e come tutti i nuovi percorsi sono estremamente fragili. Dobbiamo procedere con obiettivi concreti. A chiedercelo sono gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale entro i 2°C rispetto all’era preindustriale e l’Europa con il piano per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno del 55% e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Non solo. La Corte di Giustizia Europea ha appena condannato l’Italia per la cattiva qualità dell’aria che secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità provoca ogni anno 80.000 decessi in Italia”. Una situazione deprecabile per la salute dei cittadini e con costi elevati in termini sanitari e di possibili sanzioni economiche. Per questo, sostiene il Ministro, dobbiamo puntare sulle tecnologie innovative e sostenibili e trovare soluzioni per ridurre la congestione di città che saranno sempre più popolate (si stima che il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane). “È il momento di fare proposte concrete”, ha concluso Costa, “e aspetto le vostre”.

Notizie positive sono arrivare sul fronte dei veicoli che ormai hanno autonomia adeguata alle esigenze di spostamento della maggioranza dei cittadini e prezzi già competitivi con le rivali termiche grazie agli incentivi. A confermarlo sono i modelli illustrati dalle case automobilistiche presenti a e_mob, a cominciare dalla Nuova 500 elettrica, unica auto a batterie disponibile in tre varianti di carrozzeria (berlina, cabrio e 3+1) e sola city car con guida autonoma di livello 2 e Fast Charge di serie. Altrettanto seducenti sono le Jeep Renegade e Compass 4xe con tecnologia ibrida plug-in, le versioni più potenti di sempre, capaci di offrire prestazioni superiori alle sorelle termiche in strada e fuoristrada, permettendo nel contempo di viaggiare a zero emissioni per 50 km. Stessa attrattiva ha la gamma elettrificata di Hyundai, formata da Kona Hybrid e Kona Electric (capace di 484 km di autonomia con una sola carica nel ciclo misto WLTP, che si traducono in 660 km di autonomia cittadina), da Ioniq nelle varianti elettrica, ibrida plug-in e full hybrid, da Nuova Tucson e Nuova Santa Fe in versione 100% ibrida, da Nuova i20 e Nuova i30 con ibrido leggero, e persino dalla Fuel Cell Nexo. In arrivo nei prossimi mesi anche le versioni plug-in dei Suv Tucson e Santa Fe, mentre sotto il cappello del nuovo brand Ioniq Hyundai introdurrà dal 2021 la nuova generazione di veicoli 100% elettrici con il Suv di medie dimensioni Ioniq 5. Lo stesso vale per Renault, tra i primi costruttori a credere nella tecnologia a batterie e oggi in grado di proporre modelli cittadini attrattivi con il quadriciclo Twizy e la city car Nuova Twingo Electric, ma anche la berlina compatta Zoe, l’auto elettrica più venduta in Italia e in Europa. Modelli a cui si aggiungono Renault Captur E-Tech Plug-in Hybrid, Mégane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid e Clio E-Tech Hybrid, nonché i veicoli commerciali 100% elettrici Kangoo Z.E. e Master Z.E. Un’offerta del Gruppo che sarà rafforzata nel 2021 da Dacia Spring, modello che promette di rendere accessibile la tecnologia elettrica a tutti.

Proposte già in grado di soddisfare le esigenze della maggioranza degli automobilisti e destinata a migliorare in tempi brevi, anche in termini di prezzi, considerato che la parità dei listini prevista entro il 2025 da alcuni interlocutori potrebbe essere anticipata di qualche anno. D’altronde le molte novità in arrivo annunciate dalle case automobilistiche fanno intendere un ampliamento dell’offerta e di volumi di produzione che permetteranno di contenerne i costi. FCA ha annunciato 21 vetture elettrificate entro il 2025, comprese quelle con marchio Alfa Romeo e Maserati. Hyundai risponde con 40 novità a batterie, delle quali 11 full electric, mentre Renault ha appena svelato la nuova piattaforma CMF-EV su cui nascerà la seconda generazione di modelli elettrici della Régie.

Contributi ai trasporti “puliti” sono arrivati da esponenti di organizzazione per la prima volta presenti a e_mob, le associazioni a tutela dei carburanti tradizionali e alternativi come Unem (Unione energie per la mobilità), NGV e H2it. L’idea è di sfruttare alcuni carburanti innovativi nei settori dei trasporti dove la tecnologia elettrica appare poco adeguata. In particolare, ci si riferisce all’alimentazione di aerei e navi, ma con possibili applicazioni, in questa prima fase della decarbonizzazione, anche tra pullman, camion e treni attivi nelle tratte non elettrificate. I combustibili citati sono diversi, con i più rilevanti rappresentati dalle “benzine” sintetiche, dai biocarburanti di 2° e 3° generazione non in competizioni con le colture agricole e l’idrogeno “verde”, ossia prodotto con elettrolisi con energia proveniente da fonti rinnovabili.

Un mesaggio chiaro è emerso dal convegno inaugurale: la mobilità elettrica è un’opportunità preziosa non soltanto per il settore dell’auto e delle infrastrutture, ma per l’intero Paese. A sintetizzare il pensiero è Massimo Dal Checco (Consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi) quando ha ricordato che la transizione verso la mobilità elettrica è inevitabile e che bisogna solo decidere se subirla e accompagnarla. La sua risposta è naturalmente la seconda, perché si tratta di un’occasione anche per sostenere l’impegno delle imprese verso l’ambiente e di un’opportunità per l’economia e l’occupazione. In particolare, l’esigenza di avere nuove competenze, come quelle digitali, necessarie a rendere concreta la mobilità elettrica potrebbe favorire giovani e start up innovative come quelle supportate dalla Camera di commercio.

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