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Mobility management, cosa c’è di nuovo

Mobility management, cosa c'è di nuovo
Mobility management, cosa c'è di nuovo

Si è svolta il 16 settembre a Reggio Emilia l’annuale Conferenza Nazionale sul Mobility Management e la Mobilità Sostenibile. Quasi 200 i delegati che hanno partecipato alla quattordicesima edizione, che ha aperto con il Ministero dell’Ambiente la settimana europea della mobilità.
Durante i lavori è stato individuato un pacchetto di proposte per lo sviluppo del settore, recependo le istanze provenienti dall’osservatorio di Euromobility e quelle avanzate a ECOMM, la Conferenza Europea sul Mobility Management che si è svolta a Firenze lo scorso mese di maggio.
L’intenso programma congressuale è stato caratterizzato da una sessione plenaria, una serie di workshop tematici e da una tavola rotonda dal titolo “Il Mobility Management #2.0”, durante la quale sono emerse con forza la necessità e la volontà di rilanciare il tema del MOBILITY MANAGEMENT, nato in Italia con il Decreto Ronchi nel lontano 1998.

Forti della consapevolezza che a livello europeo e nazionale la mobilità sostenibile stia beneficiando di un’attenzione culturale, mediatica e sociale non paragonabile a quella del 1998, i delegati chiedono di aggiornare i contenuti del Decreto Ronchi, partendo dalle cinque proposte condivise durante i lavori della conferenza:  
1.    crescita del ruolo professionale del Mobility Manager e riconoscimento dei benefici di sostenibilità raggiunti dall’azienda privata e pubblica
2.    adozione di efficaci sistemi di misurazione e reporting come presupposto per l’introduzione di reali sistemi premianti e incentivanti per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni che adottano buone pratiche di mobilità sostenibile per le persone e  per le merci
3.    definizione di una “cabina di regia” a livello nazionale in grado di governare le tante iniziative, le buone pratiche e gli investimenti nel campo della mobilità sostenibile indirizzando le scelte sostenibili future
4.    creazione di strumenti innovativi come piattaforme di “learning & management system”, in grado di misurare il livello di sostenibilità delle iniziative pianificate, i benefici in termini di emissioni inquinanti e acustiche, la riduzione del traffico
5.    necessità di allargare la cultura delle politiche di mobilità sostenibile anche al di fuori dell’ambito aziendale, puntando sui giovani, attraverso la formazione scolastica anche con l’uso delle nuove tecnologie e l’inserimento strutturale del mobility management nelle scuole.
Nel corso della mattinata è stato assegnato anche  il Premio Pensieri&Pedali a Paolo Belli, che ha accolto con entusiasmo la bicicletta personalizzata offerta da ANCMA, affermando che “la bicicletta è una metafora della vita perché andando piano piano si arriva da per tutto (…) è ed una bellissima fatica da fare tutti i giorni”.

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