Il 21 marzo il Ministero dell’Ambiente ha presentato agli interlocutori della società civile, della ricerca, dell’economia e delle istituzioni una proposta di Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che mira a mobilitare le energie di tutto il Paese nell’attuazione dell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2015.
Nel corso dell’incontro è stata avviata la fase di raccolta dei contributi da parte della società civile, auspicando un’ampia partecipazione dei diversi interlocutori alla finalizzazione del testo della Strategia Nazionale, anche in vista dei successivi passaggi istituzionali alla Conferenza Stato-Regioni e al CIPE, così come previsto dalla Legge n. 221 del 28 dicembre 2015 (“Collegato ambientale”).
I contributi sintetici dovranno pervenire entro il 10 aprile 2017 presso comunicazionedgsvi@minambiente.it.
“La Strategia per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta un bivio nell’affrontare i temi ambientali: completarla assieme alla Strategia energetica nazionale e a quella di adattamento ai cambiamenti climatici significa comporre il piano industriale del Paese da qui al 2030″, ha commentato Galletti intervenendo al confronto.
“L’ambiente – ha detto il ministro – non è solo il custode della biodiversità: oggi va interpretato come grande strumento di sviluppo, pace e dialogo tra i popoli. Pensiamo ai 17 obiettivi dell’Onu, che hanno a che fare con l’ambiente e insieme con temi sociali, povertà, diseguaglianze, pace del mondo. Nell’economia del 21° secolo, quella della quarta rivoluzione industriale – osserva Galletti – la parte ambientale farà la differenza e le imprese che lo hanno già capito saranno più competitive. Bisogna però rivedere profondamente la governance del processo, anche perché nel tempo e’ cambiata la visione di questo ministero, che sempre più – ha concluso – deve diventare il ministero dello sviluppo sostenibile”.
Il documento è corredato da 7 allegati: il posizionamento italiano rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile, il documento preliminare per la definizione della Strategia nazionale, una matrice che associa i sotto-obiettivi dell’Agenda 2030 ai punti di forza e di debolezza indicati dal Posizionamento, uno schema sintetico del sistema obiettivi-indicatori, i contributi della società civile, gli strumenti di attuazione, un inquadramento preliminare degli strumenti normativi.