Dal 20 aprile al 20 luglio Villa Farnesina, a Roma, ospita la mostra “I colori della prosperità: frutti del vecchio e nuovo mondo”, che celebra la bellezza della Loggia di Amore e Psiche di Raffaello. Esposti anche i risultati di una campagna di analisi non invasive sui materiali e sulla tecnica pittorica, che ha consentito di acquisire nuove informazioni su questo ciclo di affreschi rinascimentali.
Le indagini sono state condotte ‘in situ’ da un team di ricerca al quale ha contribuito anche l’ENEA con l’analisi dei pigmenti realizzata grazie a misure di fluorescenza a raggi X.
Oltre a video informativi sulla storia dell’edificio, dei giardini e dell’area su cui fu costruita la villa cinquecentesca, il percorso della mostra comprende un sistema digitale interattivo, appositamente realizzato, che consente di osservare da vicino dettagli pittorici della loggia affrescata, osservabili altrimenti con difficoltà dagli otto metri di distanza della volta. Il sistema è consultabile attraverso un touch screen nella sede della mostra o direttamente sul sito http://vcg.isti.cnr.it/~palma/farnesina/
Affrescata su progetto di Raffaello che si ispirò all’omonima favola tratta dall’Asino d’Oro di Lucio Apuleio (I sec. d.C.), la Loggia di Amore e Psiche contiene le decorazioni di Giovanni da Udine rappresentative di circa centosettanta specie botaniche da tutti i continenti allora noti, compresa l’America “scoperta” appena 20 anni prima.
Villa Farnesina fu edificata all’inizio del ‘500 per volontà del banchiere senese Agostino Chigi, su progetto del conterraneo Baldassarre Peruzzi, e affrescata da artisti del calibro di Raffaello, Sebastiano del Piombo, Sodoma e lo stesso Peruzzi. Dal 1948 Villa Farnesina – così chiamata dalla fine del XVI secolo quando divenne proprietà dei Farnese – è stata assegnata all’Accademia Nazionale dei Lincei, situata nell’antistante Palazzo Corsini, che la utilizza come sede di rappresentanza.
Oggi: 21 Novembre 2024